Stress idrico e problematiche fitosanitarie
L’acqua è un bene sempre più prezioso
L’irrigazione diventa sempre più complessa da gestireper via del cambiamento climatico
L’imprevedibilità delle stagioni rende più critica la gestione e la pianificazione delle attività in
agricoltura.
Oggi sono disponibili sul mercato modelli/software (DSS) testati e validati che descrivono lo sviluppo e la crescita dei più importanti fitopatogeni delle piante.
Le culture possono essere continuamente monitorate da una rete di sensori posizionati nei campi per acquisire il complesso suolo-pianta-atmosfera.
Queste informazioni sono utilizzate da modelli software per ridurre il costo, il consumo d’acqua e fitofarmaci.




L’innovazione digitale per la tracciabilità e le filiere corte
L’innovazione digitale sta trasformando il settore agroalimentare italiano. E si tratta di una trasformazione estesa dal campo – grazie all’Agricoltura 4.0 – alla tavola, attraverso le tecnologie che consentono di comunicare la qualità, l’origine e la tracciabilità dei prodotti al consumatore finale.
I temi innovativi di maggiore interesse per il settore, fra cui le nuove forme di agricoltura (indoor & vertical farming), l’utilizzo di soluzioni basate su Intelligenza Artificiale e Data Analytics, l’applicazione della Blockchain nel settore agrifood, arrivando fino al consumatore finale e allo stato di conoscenza e adozione delle soluzioni digitali a garanzia dell’origine e della qualità alimentare.
L’innovazione digitale per la tracciabilità e le filiere corte
L’innovazione digitale sta trasformando il settore agroalimentare italiano. E si tratta di una trasformazione estesa dal campo – grazie all’Agricoltura 4.0 – alla tavola, attraverso le tecnologie che consentono di comunicare la qualità, l’origine e la tracciabilità dei prodotti al consumatore finale.
I temi innovativi di maggiore interesse per il settore, fra cui le nuove forme di agricoltura (indoor & vertical farming), l’utilizzo di soluzioni basate su Intelligenza Artificiale e DataAnalytics, l’applicazione della Blockchain nel settore agrifood, arrivando fino al consumatore finale e allo stato di conoscenza e adozione delle soluzioni digitali a garanzia dell’origine e della qualità alimentare.
L’agricoltura nei paesi industrializzati “sgomita” con l’industria, si contendono tra loro risorse:
terra, luoghi, energia. Mentre l’industria utilizza tecnologie evolute per smarcarsi dai capricci della Natura come freddo, caldo, pioggia ,ecc – l’agricoltura, necessariamente, deve fare i conti con la natura, deve viverci “dentro”, l’agricoltore risuona con la natura, i sociologi direbbero è in un accoppiamento strutturale con la Natura.
Ma se l’industria può schermarsi, isolandosi in una fabbrica, il campo di grano non può farlo, deve necessariamente accettare il Sole ma anche la grandine. Se la situazione è questa allora l’agricoltore sarà sempre di più circondato da tecnologia per aiutarlo a convivere con la Natura per minimizzare il suo impatto per risuonare al meglio, questo significa trasformare l’agricoltore in un ingegnere? No, anzi, la tecnologia per l’agritech per essere utilizzabile deve essere semplice e di immediato utilizzo quindi è necessario che i costruttori di tecnologie agritech siano capaci di costruire sistemi con curve di apprendimento molto corte e con bassa necessità di parametrizzazione e, quando è necessaria, la raccolta dei parametri, questi devono essere raccolti in modo automatico (sensori, attuatori).
Tutte le volte che è stata proposta tecnologia complicata nel suo utilizzo, e nella sua manutenzione, il risultato è sempre stato un passo indietro e non in avanti.
L’agricoltura nei paesi industrializzati “sgomita” con l’industria, si contendono tra le risorse: terra, luoghi, energia. Mentre l’industria utilizza tecnologie evolute per smarcarsi dai capricci della Natura come freddo, caldo, pioggia, ecc. – l’agricoltura, necessariamente, deve fare i conti con la natura, deve viverci “dentro”, l’agricoltore risuona, con la natura, i sociologi direbbero è in un accoppiamento strutturale con la Natura.
- Ma se l’industria può schermarsi, isolandosi in una fabbrica, il campo di grano non può farlo, deve necessariamente accettare il Sole ma anche la grandine. Se la situazione è questa allora l’agricoltore sarà sempre di più circondato da tecnologia per aiutarlo a convivere con la Natura per minimizzare il suo impatto per risuonare al meglio, questo significa trasformare l’agricoltore in un ingegnere? No, anzi, la tecnologia per l’agritech per essere utilizzabile deve essere semplice e di immediato utilizzo quindi è necessario che i costruttori di tecnologie agritech siano capaci di costruire sistemi con curve di apprendimento molto corte e con bassa necessità di parametrizzazione e, quando è necessaria, la raccolta di parametri, questi devono essere raccolti in modo automatico (sensori, attuatori).
Tutte le volte che è stata proposta tecnologia complicata nel suo utilizzo, e nella sua manutenzione, il risultato è sempre stato un passo indietro e non in avanti.